24 agosto 2006

Una notte all'Opera (mini)

Navigando su Internet da oltre 11 anni non mi entusiasmo come facevo qualche anno fa per le soluzioni che permettono di sfruttare il cosiddetto "web in piedi": fino a qualche mese fa c'erano troppi compromessi tra usare uno smartphone o un cellulare/palmare costoso, un browser che renderizza approssimativamente le pagine, i costi elevati delle connessioni dati.
Il progresso tecnologico dovrebbe permettere di avere servizi migliori a costi sempre più bassi e accessibili e invece...

C'è poi una sensazione di rifiuto dovuto alla troppa frequentazione: per lavoro o per diletto siamo ormai davanti ad internet più che insieme ai nostri figli e il desiderio di staccarsi, disintossicarsi dai sistemi di comunicazione imperanti per i technogeek cresce con l'età.

In questi ultimi giorni d'estate, dopo essermi rifiutato categoricamente di portarmi dietro in ferie il palmare abbinato al telefono e avere limitato l'accesso al computer alle sole necessità redazionali di Macitynet (c'era da seguire il WWDC) ho riscoperto un software fantastico che pure avevamo segnalato su MacProf qualche mese fa: Opera mini


Con un semplice cellulare da 99 Euro (un K608 Sony Ericsson) e con l'applicazione Java dei bravissimi norvegesi di Opera qualsiasi utente dotato di un telefono neanche tanto "smart" dotato di uno schermo a discreta risoluzione 176x220 pixel e connessione UMTS o GPRS è in grado di accedere alle pagine standard di molti siti come quelle di Macitynet nei suoi vari portali e persino del forum, dei principali giornali online, insomma di tutto il web con una impaginazione decentemente riducibile ad un piccolo schermo.


Certo, dovete sempre utilizzare un abbonamento a forfait per i dati (come Libero Mega no limit o altre analoghe offerte di altri operatori) per non ritrovarvi un salasso in bolletta o sulla prepagata, ma alla fine, se la vostra vacanza è decentemente lunga, potete ripagarvi la cifra con le decine di euro risparmiate nei tanti servizi SMS, MMS e a tempo che per fornire poche informazioni molte volte insufficienti fanno scattare inesorabilmente il tassametro del vostro credito telefonico.

Un esempio? La ricerca di un ristorante.
Siete tra amici e cercate il numero di quel tal ristorante sul lungomare per verificare se è aperto per turno o per prenotare i posti per tutta la compagnia. Provate a telefonare all'892424 (da leggersi sulla musichetta che accompagna la pubblicità di Claudio Bisio): per fornirvi 3 indirizzi e fare una ricerca per nome o per via vi chiedono 3 Euro e passa e se magari avete sbagliato a trascrivere un numero dovete ripetere di nuovo tutta l'operazione.
Con Opera mini trovate nei preferiti sia il bookmark delle Pagine Gialle (che sta dietro all'892424) che quello delle Pagine Bianche ma anche Google e, una volta pagato il forfait iniziale mensile che utilizzate per mille altre cose, non vi costa nulla trovare l'indirizzo e il numero del ristorante ma pure la recensione dell'esperto di culinaria, la presenza o meno di un parco per bambini, lo spettacolo che stanno facendo nel cinema lì vicino.

Insomma Opera mini sta ai servizi telefonici come il VOIP o Skype stanno alla telefonia tradizionale: si paga un forfait iniziale e poi avete accesso a tutto un mondo di informazioni gratuite anche su un telefono da poche decine di Euro.

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